L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE

Kundera l’ha scritto, Venditti l’ha cantato, io e altre migliaia di persone l’abbiamo letto… molti ne parlano.
anzi diciamo che oggi vale proprio la pena di dedicargli una pagina del blog poichè in questi giorni… pare essere sulla bocca di tutti… quasi come "il Nome della Rosa" sta diventando un libro… pericoloso!

_L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE_
già il titolo è di difficile comprensione… figuriamoci il resto…

per me è stato un libro "rivelazione", un libro PESANTE e PROFONDO, una lettura INDIVIDUALE e PSICANALITICA, una gran bella spinta verso la conoscenza di se stessi… una sfida per chi non ha paura di scavarsi dentro in profondità, per chi vuole mettersi in discussione e scoprire i lati più oscuri del proprio ego… (per poi concludere con il titolo stesso del libro… che il peso del nostro essere è insostenibile! o indefinibile aggiungerei…)

Io l’ho voluto appositamente leggere in solitudine e in un momento di massima difficoltà nei rapporti interpersonali, dove avevo bisogno di rafforzare la conoscenza di me stessa prima di riaffacciarmi sul mondo. Chi mi conosce sa che amo le sfide e che scegliere un momento difficile, quando tutto era stato messo in discussione, per mettere in fine in discussione anche me stessa è stato un grosso rischio… ma anche questa è superata!

Lo consiglio a tutti coloro che hanno un minimo di ambizione, che mirano ad una conoscenza di se stessi sempre più profonda (seppur a tratti sconvolgente) e che vogliono intraprendere o approfondire un percorso di autoanalisi.

Premetto che non si tratta di un Romanzo, ci sono molti personaggi e molte storie, ma tutto questo è assolutamente insifignicante… non ci sono persone o storie reali che alla fine si possano identificare con i personaggi e le vite del libro… chi lo capisce veramente, quando lo chiude si dimentica delle altre persone e non può fare a meno di riflettere su se stesso rendendosi perfettamente conto che la propria personalità è talmente sfaccettata da ritrovarsi nei gesti, nelle parole e nei sentimenti di tutti i personaggi del libro!
il che è una CONTRADDIZIONE talmente evidente che non si può evitare di mettere in discussione il proprio ego e di scavare sempre più a fondo per risolvere l’enigma…
Consiglio quindi di fermarsi ogni tanto nella lettura, le pause servono proprio a metabolizzare certi passaggi del libro e a frazionare le riflessioni personali, che altrimenti sarebbero talmente confuse da indurre la nausea!

uno dei passaggi fondamentali è la prefazione (…cominciamo bene…):
_Il tempo umano non ruota in cerchio ma avanza veloce
in linea retta. E’ per questo che l’uomo non può essere felice, perché
la felicità è desiderio di ripetizione._

oltre che a capire il libro serve a capire tante cose nella vita… (ma x questo discorso vi rimando al blog del 26 settembre)

…Le conclusioni finali a voi naturalmente…
a me ha aperto la mente e le vedute, mi ha fatto capire che ci sono talmente tanti aspetti di me che non conoscevo (e che tuttavia convivono in contraddizione) che… figuriamoci negli altri!!!
il percorso verso l’autoconoscenza è lungo e complesso ma… assolutamente stimolante… direi di concentrare le proprie energie su questo fronte e tralasciare quindi la presunzione della conoscenza degli altrui individui… forse in un’altra vita!

concludo così:
PER MOLTI… MA NON PER TUTTI! 
(e attenzione alla scelta del momento… che non è fondamentale ma potrebbe essere fuorviante)

…la sfida l’ho lanciata… a voi raccoglierla o meno! Wink

ps1: voglio sapere chi l’ha già letto, cosa ne pensa… chi adesso lo vuole leggere o non ne ha più la minima intenzione… e chi forse un giorno lo leggerà!!!

ps2: ringrazio la dolce Vale che mi ha consigliato per prima la lettura.

ps3: ora sto leggendo un’altra opera di Kundera L’IDENTITA’, un libricino molto più sottile esteticamente… ma direi ben più "spesso" a livello di contenuti… ce l’ho lì sul comodino da 4 mesi… e vado avanti a stento, l’avevo anche abbandonato per mesi ma l’ho ripreso di recente (casualità…?)
… dopo questo lo giuro… la smetto davvero… compro il libro delle barzellette di Totti! Open-mouthed


ps4: per non tralasciare il mio lato pragmatico… ricordo a tutti che… SONO SOLO LIBRI… vanno letti non vissuti! (detto da una che legge una media di 3 libri ogni 5 o 6 anni Surprised)

3 risposte a “L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE

  1. sicuramente adesso sono più curiosa di leggerlo..
    scavare dentro se stessi a volte puo\’ far bene , ma altre rivelarsi pericoloso. non sempre siamo in possesso delle armi per padroneggiare i nostri lati sconosciuti, specialmente quando vengono alla luce improvvisamente.
     
    la scoperta di noi stessi credo includa un grosso cambiamento.
    ci va tempo per concedersi di cambiare, per cambiare, per accettare di essere cambiati.
    non penso sia tutto  immediato.
     
    e per quanto riguarda la parte "direi di concentrare le proprie energie su questo fronte e tralasciare quindi la presunzione della conoscenza degli altrui individui… forse in un\’altra vita!" beh.. ovviamente non sono d\’accordo!!!!
    cercare di comprendere noi stessi è sicuramente essenziale ad un funzionale atteggiamento verso il mondo, ma se si conosce se stessi e non si cercano di conoscere gli altri la relazione diventa sterile..
    il passaggio in parole semplici lo vedo così:
    guardare -> conoscere -> accettare (la parte più difficile)
    conoscere davvero qualcuno secondo il mio parere equivale a sapersi relazionare con lui. se per esempio mi stai tremendamente sulle palle e dici solo cazzate secondo me, cerco di comportarmi in modo da non darti troppa importanza, anche se le cose che dici mi innervosiscono
    e poi il mio futuro lavoro che senso avrebbe per me se non credessi fosse così????
    MA FORSE IN FONDO è SOLO DEFORMAZIONE PROFESSIONALE
     
    credo che per quanto ci si possa sforzare la conoscenza integrale di noi stessi non avvenga mai in modo completo e risolutivo, siamo e resteremo delle incognite per noi stessi.. detta alla Camus: "L\’abisso che c\’è tra la certezza che io ho della mia esistenza e io contenuto che tento di dare a questa sicurezza, non sarà mai colmato. Sarò sempre estraneo a me stesso"
    questo ovviamente non deve far cessare la spinta alla curiosità sulla propria persona, penso solo che abbia dei limiti
     
    in conclusione..
    sono felice che tu abbia scoperto nuove parti di te che prima non consideravi.. questo include una grossa crescita, è indubbio..
     
    ma basta saggi!!!
     
    j

  2. volvo rispodere a j*…
    anzitutto ciao, non ci conosciamo, se vuoi visita il mio space…
    sono rimasta molto colpita  dalla tua frase a proposito del conoscere davvero qualcuno. Negli ultimi mesi ho freqentato un tipo, all\’inizio si "vendeva" bene, ai miei occhi era un principe, me ne sono innamorata… poi, poco a poco, ha cominciato a mostrare lati meno piacevoli di sè, a comportarsi male e a dire che io con lui sbagliavo sempre sia per quello che facevo sia per quello che dicevo. Nelle ultime tre settimane ha tirato fuori il suo peggio, si è rivelato un autentico pezzo di merda, e io mi ritrovo ancora una volta a non sapere come comportarmi con lui. Credo davvero di non conoscerlo ancora abbastanza. Sono molto d\’accordo con te… Una curiosità:che lavoro fai/farai?
     
    ciao, S.

  3. beh… ovvio che una frase come: "direi
    di concentrare le proprie energie su questo fronte e tralasciare quindi
    la presunzione della conoscenza degli altrui individui… forse in
    un\’altra vita!" sia assolutamente inaccettabile per un\’aspirante Psicologa come J*…. e meno male… se no chi si preoccuperebbe di curare le turbe psichiche di NOI UMANI?!??!! (qui dovrebbe intervenire la professionalità di Petri che però è un po\’ assente dagli space…)solo un appunto… sottolineo la differenza tra la sana e necessarià curiosità (apertura mentale) nel voler conoscere le altre persone e l\’errata presunzione (parlo anche per me…) di conoscerli realmente…lascio agli Psicologi l\’unico beneficio del dubbio… a tutti gli altri consiglio, come è capitato a me, di fare un bel bagno di umiltà e di acettare che non si conosce mai bene fino in fondo nè se stessi nè tanto meno gli altri! 😉

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