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non è facile essere NOI.

tesi:

lamentarsi non è produttivo, ma essere disorientati in un momento come questo è lecito.

panorama:

autunno 2012, anni c.a.30.

una decade d’anni di carriera lavorativa alle spalle. un tetto sopra la testa e un mutuo appeso al collo.

postulati:

mettersi in proprio in un momento economico come questo è una follia.

lavorare da dipendente in un momento economico come questo è un’agonia.

stare con una persona è perché non si è capaci di stare da soli.

stare da soli è perché non si è capaci di stare insieme ad altri.

affittare una casa è perdere dei soldi.

avere una casa, adesso, ci hai già perso dei soldi.

non fare un figlio è da egoisti.

fare un figlio solo perché lo si desidera è da egoisti.

fare un figlio solo è da egoisti.

fare più di un figlio in un momento economico come questo è incoscienza.

cambiare è rischioso.

non cambiare è rischioso.

credere nei propri sogni è da illusi.

non credere nei propri sogni è da pessimisti.

non credere a niente va di moda.

sintesi:

conviene fare un po’ come cazzo ci pare.

avere coraggio e pazienza (…e sperare nella botta di culo).

Correspondances_32: VERTIGINE

 
"la verTIgine non è paura di cadere ma voglia di volare"
 
è quella sensazione di equilibrio sul filo instabile della follia…
quello che si prova nell’istante in cui si è lassù in cima e si guarda di sotto,
il vuoto, l’altitudine, che è tanta ma non si sa mai quanta.
…pronti per spiegare le ali…
(sperando che funzionino! ;-P)
 
un brivido e via, un salto nel vuoto.
verso l’infinito, verso l’ignoto.
verso la LIBERTA’.
 
"voglio buttarmi per cadere verso l’alto"
 
 
 
 
 ancora una volta, so che non è solo un mio "momento",
è per me, è per te, è per NOI…
 
(anche per chi in questo periodo ha dentro un fuoco che divampa
e che forse… non apre bocca  per non incendiare tutto ciò che ha intorno.)
 
il@ in empatia con il mondo.

Correspondances_31: …mbhè?

niente, c’è qualcosa che non mi convince qui intorno.
io sono tornata (FINALMENTE) ad essere me stessa fino in fondo…
dopo essermi persa mi sono ritrovata con una nuova energia,
ovvio a 2 anni di distanza la situazione “fuori” è diversa ma… NOI? 

dov’è finito “NOI”?!

quell’essere pieno di entusiasmo, dai denti affilati che mordeva la vita per tirarne fuori il succo,
quella creatura mitologica alata dagli occhi che brillano, quell’inguaribile sognatore con più desideri che obiettivi,
quell’ingestibile combinaguai senza paure?

il robot che viene fuori quando uniamo i nostri personaggi.

sembra che qui fuori regnino la noia, l’abbandono, il “buon senso” e l’abitudine,
un silenzio che non è pace è disagio.
siamo fuoco che divampa e non c’è niente intorno da bruciare?
non ci credo, manca solo l’aria per la combustione.

sarà presuntuoso (sì, sono tornata io! :-P) ma non mi sento neppure fuori luogo in questo stato,
tanto riesco ad avvertire di non essere sola con questa sensazione addosso…
è latente in ogni sguardo in ogni lento movimento.

non mi sto sbagliando, io ci sono, il momento è quello giusto.
…sto aspettando solo NOI.

Correspondances_30: C’ERA UN CHIODO…

avere un chiodo conficcato nel cuore che a lungo lo fa sanguinare,
distilla i sentimenti goccia a goccia, inesorabile…
non uccide ma fa male, sottile, profondo, costante, presente.
passa il tempo.

poi un mattino ti svegli e quel chiodo non lo "senti" più,
non sai esattamente cosa e come sia successo,
ma non punge più.
che sia scivolato via finalmente?
passa il tempo.

ne passa ancora un po’ di più…
quasi te ne dimentichi.
poi un mattino ti svegli con una fitta al cuore,
e ti accorgi… che il tuo corpo non l’aveva espulso,
ma la ferita si era rimarginata sopra.

ora non è più possibile estrarlo senza riaprirla…
semplicemente ora FA PARTE DI TE.
passa il tempo.

ne passerà ancora.

Correspondances_29: t E m p O

denaro?
tiranno?
galantuomo?

no.

MUTAMENTO.


"Il tempo è cambiamento,
misuriamo il suo trascorrere osservando il mutare delle cose."

N. Gordimer

i mutamenti sono la vera unità di misura del tempo,
non i giorni, le ore, i minuti.

in un momento in cui regna una diffusa e generale
sensazione di "sospensione" spazio temporale,
alle porte di nuovo anno…

proprio non riesco a sentire nè una fine nè un inizio,
proprio non riesco a pronunciare quella convenzionale parola:
CAPODANNO.

….sono solo numeri…
schemi, sistemi,
vani tentativi di conferire un significato a un momento che, di fatto, non ce l’ha.

io invece resto qui,
in pace, seduta comoda a guardare (incredibile a dirsi!)
le cose che cambiano (da sole… pazzesco!)
e il loro segnare il MIO TEMPO.

sospesa,
tra presente, passato e futuro.

EQIUDISTANTE da ogni punto che mi circonda.

tanto lontani i ricordi quanto i sogni e persino le situazioni attuali.

perchè tentare di riportare indietro le lancette?
perchè sforzarsi di accelerare i tempi?
perchè affannarsi tentando di stare al passo con il tempo che corre?

se vi fermate un istante, chiudete gli occhi e inspirate…
non sentite, come me, che il tempo non esiste?

e ora… che vi dico… BUON ANNO?

ma no… BUONA VITA!
😉

a presto.


il@_more unconventional than usual

Correspondances_28: COME NASTRI

 
…notte insonne…
era prevista.
 
pensieri e sensazioni
alla rinfusa.
 
 
i miei sentimenti come in una scatola di nastri,
non riesci a tirarne fuori uno senza che ne escano altri.
 
 
 
 "Come sentiamo, così vogliamo essere sentiti."
Hugo von Hofmannsthal

Correspondances_27: GHIACCIO BOLLENTE

ANCHE IL GHIACCIO BRUCIA.

chi non si ricorda la sensazione delle mani immerse
prima nelle neve, e poi messe sotto l’acqua bollente?

ecco immaginatevela percepita all’interno.

immaginate di avere l’Anima congelata che si scioglie sotto la fiamma viva,
immaginate una lacrima che "trasporta" lungo il viso, allo stesso tempo,
tutto il freddo del ghiaccio e tutto il calore del fuoco…

FA MALE.

è indubbio.

qualcosa si sta sgelando qui dentro…
ma non sappiamo "COSA" troveremo sotto il ghiaccio.

staremo a "sentire".

il@ire_burninginsideice®

CORRESPONDANCES_26: next level


"È il mondo che somiglia a una sala giochi, e non viceversa, e Matrix è un film su cui riflettere"

scrisse una giornalista.

beh, sono giorni in cui evidentemente si è inceppato qualcosa (secondo Olli una zip… :-P),
ma ultimamente mi sembra di vivere dentro ad un videogioco.

avete presente quando per accedere al livello successivo è necessario prima aver concluso TUTTI i passaggi di quello precedente?

ecco, è come se in questi giorni, tra sogni, sensazioni addosso e accadimenti…
la vita mi stesse dicendo:
"NON HAI ANCORA FINITO QUESTO LIVELLO"

come se non avessi ancora esplorato tutte le zone,
come se non avessi ancora trovato tutte le "armi" necessarie per affrontare il NEXT LEVEL.

io tiro forte, ma qualcosa mi trattiene.

vorrei solo capire… cosa c’è che non ho ancora fatto?
tipo… arrampicarmi a testa in giù con un tacco12 su una parete di cristallo spalmata di teflon?
no perchè… basta dirlo!


"Come gli adesivi che si staccano
Come le cerniere che si incastrano
Come interruttori che non scattano
O caricatori che si inceppano…"

il@ire_waiting for next level

CORRESPONDANCES_25: forze opposte

Nella danza l’equilibrio è dato da forze che si oppongono:

"STABILIZZARE SENZA BLOCCARE"

…la testa in avanti,
una gamba a terra,
una gamba al cielo…

la sensazione fisica, molto forte,
è quella di tutto il corpo in tensione massima,
al limite tra lo strapparsi o il ricadere su se stesso.

Nella vita funziona allo stesso modo.

nei momenti in cui raggiungiamo una certa stabilità,
non è perchè una forza ha preso il sopravvento e ci siamo in qualche modo fermati;
è perchè forze opposte ci stanno tirando in direzioni contrarie,
regalandoci la  sensazione di (per quanto precario e temporaneo) equilibrio.

così, con l’Anima al limite tra il dilaniarsi e l’implodere.

…il cuore da una parte,
il corpo dall’altra,
la testa altrove…

IL NUCLEO SEMPRE AL CENTRO.

fino al prossimo, imminente, inevitabile, spostamento d’aria.

ps: ..mi manca un po’ la mia danza.. si sente? 🙂

CORRESPONDANCES_24: il 1° morso… non si scorda mai!

come al solito si mettevano a confronto esperienze vissute,
si chiacchierava di ciò che si dimentica con il tempo e di ciò che invece "resta addosso"
(non si sa ancora bene per quanto tempo..)

le sensazioni appunto.

così, andando indietro con la memoria,
fino ai diversi incipit di tante esperienze,
ricordando (non con la testa ma con la pelle)
le diverse sensazioni provate con
IL 1° MORSO…

mi sono accorta che, in effetti, quella che conta è sempre
la prima sensazione, quella più immediata.
(vergine dei rimbalzi tra testa e cuore)
con il sapore del 1° morso è facilmente intuibile
il gusto che resterà con il tempo… anche neli ricordi.

tutto questo per tornare al solito discorso che
non ci fidiamo mai abbastanza del nostro istinto primordiale,
(o forse tergiversiamo e ci teniamo "occupati" in faccende di cui, in fondo, sappiamo già il valore effettivo)
fatto sta che…
tante persone attraversano le nostre vite,
qualcuna per molto tempo qualcuna per poco,
alcuni lasciano un segno,
altri… nessuno.

ma la prima sensazione che ci resta addosso,
(bella o brutta che sia)
quella è VERA.



"il 1° morso… non si scorda mai"

Correspondances_23: RAINBOW OVER ME

 
Erano giorni che si parlava di temporali,
reali o metaforici,
li stavamo aspettando,
sono arrivati.
 
come previsto hanno squarciato il cielo sopra le nostre teste,
hanno versato acqua sulla nostra pelle,
hanno rinfrescato l’aria, bagnato la terra…
 
e poi? e dopo?
e dopo… eravamo rimaste con la domanda:
"ci sarà l’arcobaleno, o solo… l’odore di asfalto bagnato?"
 
dopo giorni, settimane di senso di vuoto, di scivolamento, di abbandono,
questa mattina mi sono svegliata con la mia – più nota – irrequietezza d’animo,
un po’ disturbata dalle sensazioni del risveglio e dal battito stesso del mio cuore.
 
passata la giornata,
quando sono nuovamente uscita, verso sera, si era alzato un forte vento,
in direzione ostinata e contraria…
parlava, insisteva, mi forzava, mi infastidiva, richiamava la mia attenzione.
il cielo era grigio cupo sopra di me.
 
poi ad un certo punto, il vento forte ha squarciato i nuvoloni,
e nascosto lì dietro… magia…
 
un arcobaleno tutto per me.
 
Arcobaleno
 
"CI VOGLIONO SIA LA PIOGGIA
CHE IL SOLE PER FARE L’ARCOBALENO"
 
se credi nelle favole.. le favole credono in te!
 
…lo sapevo…
 
 Animoticon
 
 
 

Correspondances_22: AND SO IT IS.

     

"…AND SO IT IS…"

capita che un giorno ti accorgi di avere in mano qualcosa che prima non avevi,
capita che sposti lo sguardo un po’ più in là e scopri che c’è un’altra mano che la sta tenendo insieme alla tua.

capita che un giorno il "peso" è cambiato, e non capisci se è la cosa che è diventata più grande…
o se l’altra mano non c’è più e sei rimasto solo a sorrergerla.

"…just like you said it would be…"

allora comprendi il valore della "condivisione" delle gioie e dei dolori,
senti che da solo è più difficile, ma sai che ciò che hai tra le mani è tanto prezioso quanto fragile…
decidi di conservarlo e di continuare a prendertene cura, in fondo non puoi farne a meno, ormai fa parte di te.

passa ancora un po’ di tempo e un giorno, ormai stanco, ti manca la forza per un istante e apri la mano, molli la presa,
e lo guardi scivolare via…

"Did I say that…?"

..forse non importa neppure più..

anche fuori, finalmente, è arrivato IL TEMPORALE.
forse quello che stavamo aspettando, forse un altro.
solo dopo aver lavato via la polvere scopriremo cosa resterà,
se ci sarà l’arcobaleno, o solo… l’odore di asfalto bagnato.

Correspondances_21: cadrà la neve, a breve…


"Domandarsi perchè quando cade la tristezza
in fondo al cuore come la neve non fa
rumore"
L. Battisti

c’è aria di neve, un freddo intenso, pungente…
cadrà la neve, a breve… si sente.

nevica dal cielo sulla terra,

nevica dalla mente sul cuore,
per ricordare loro che esistono tutte le stagioni, quelle calde e quelle fredde,
per dire loro che non si può sempre battere con lo stesso ritmo…

è tempo di riposo, è tempo di silenzio.
la neve congela, copre e preserva ciò che è più delicato sotto la sua coltre,
fino ad una nuova Primavera.


la neve ovatta tutto, anche il silenzio è più sordo quando la notte nevica.
tutti i rumori sono diversi, anche la luce è diversa.


…sono nel letto, al buio, con le persiane abbassate, ancora non ho visto…
ma già so, sento, che è nevicato.


ho voglia di sole ma so che è tempo di neve,
ho bisogno di qualcosa che dia una ragione al silenzio,
che lo faccia smettere di ribellarsi a se stesso.

…cadrà la neve, a breve…

Correspondances_20: TOUCH ME AS I AM


"…But touch my tears with your lips
Touch my world with your fingertips…"

oggi sono TATTILE, è evidente.
sono anche insofferente, e questo si sà.

il tatto oltre che un senso è anche un dono, e come tanti altri doni… assai raro.

una carezza non è mai una semplice carezza, c’è mano e mano non la si accetta da chiunque.
la delicatezza è un requisito fondamentale… bisogna saper "sfiorare",
non solo il corpo ma anche l’anima.
chi ha la pelle sensibile non si espone a mani ruvide e grossolane.
…figuriamoci una libellula dalle ali sottili… 😉

le mani sono la 2° cosa che guardo in una persona, subito dopo gli occhi,
…anche le mani parlano, delle mani ti devi fidare.
specie quando ti fai sfiorare la spina dorsale… è un attimo.

il mondo è pieno di gente che usa le mani solo per afferrare saldamente qualcosa
perchè non è capace di osservarne la bellezza senza toccare,
gente che usa tante parole solo perchè con i gesti non è in grado di comunicare proprio niente.

sempre più felice di sapermi circondare di poche persone, quelle che
piaciono a me,
quelle che con uno sguardo, un abbraccio, una carezza, un piccolo gesto…

HANNO GIA’ DETTO TUTTO.
quelle che parlano la mia stessa lingua, anche se è quella del silenzio.

fortuna che per noi ci sono parole anche dove gli altri non sentono niente
(e parole assolutamente vuote dove altri pensano di aver detto grandi cose).

Smile


Il@_proud to be as "it" is.