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LA VITA E’ ADESSO

è così che voglio vivere, la vita ad ogni istante.

i ricordi in una tasca e i sogni nell’altra, tra le mani solo il presente.

il passato lascia posto e il futuro prende forma senza fretta… senza sosta.

LA VITA E’ ADESSO.


un granello di sabbia…

momento dai contrasti molto forti. ancor più difficile trovare le parole che possano rendere l’idea ma oggi sento il bisogno di esprimermi, o almeno di provarci.

potrebbe scoppiarmi il cuore altrimenti…

partiamo dall’immagine che ha stimolato in me la riflessione odierna:

IL SOLE

niente di più semplice e naturale.

ancora una volta, in un momento di “overdose emozionale” l’universo mi ha richiamato a sè per ricordarmi che… al di là di tutto, al di là del bene e del male che mi circonda, al di là dell’umano senso di appartenenza a persone, circostanze e situazioni, io sono un granello di sabbia di questa vita. uno, uno solo, e INDIVIDUO. uno tra tanti, alcuni più vicini e altri più lontani… ma sono UNO.

a volte ho bisogno di tornare alle origini, di scrollarmi di dosso le preoccupazioni, ho bisogno di questa solitaria visione della vita e di ciò che mi circonda; non a caso, nei momenti più pieni (nel bene e nel male) di emozioni molto intense che mi fanno sentire legata nel dolore e nella gioia ad altre persone e a situazioni comuni.

riempirmi l’anima di felicità mi toglie il respiro per lunghi istanti e non mi fa desiderare altro che continuare a bere da questo calice. dall’altra parte il dolore e la paura di perdere le persone che amo mi buca il cuore.

laddove la luce è più forte l’ombra è più nera. l’adattamento è sempre più difficile. la capacità di accettare la vita per quello che dona e toglie continuamente… ancora alle prime armi. la ricerca dell’eternità in ogni istante a tratti ossessiva. mi sento svenire.

così guardo fisso quella palla infuocata  fino a dover chiudere gli occhi, respiro l’aria fino in fondo ai miei polmoni e mi ricordo che comunque vada… io farò sempre e solo parte di quest’universo infinito fatto di aria di terra di fuoco e di acqua. che tutto il resto è il mio contorno, sono le mie radici e i miei rami, ma non sono il mio nucleo. il mio nucleo è la mia anima e questa appartiene solo all’universo e ad esso torna sempre.

come un granello di sabbia… la spiaggia mi circonda, il sole mi riscalda, il mare mi bagna, il vento mi asciuga.

questo è l’essenziale e lo sarà per sempre.

Non si può dire al sole «più sole», o alla pioggia «meno pioggia».

(Memorie di una Geisha)

 

si può solo cercare di vivere il più possibile in armonia con la Vita.

“TUTTO L’UNIVERSO OBBEDISCE ALL’AMORE” …dicono

io so solo che l’Universo è complesso,
ed intricato di forze gravitazionali
che si attraggono e si oppongono in un infinito numero di combinazioni… 

come ti muovi cambia qualcosa,
fino a che non capisci più da cosa sei attratto e in quale direzione.
l’unica cosa che senti è solo più la forza esercitata sul tuo corpo,
il peso di te stesso… e di tutto ciò che, nel mentre, hai attirato a te.

nell’universo non estite la dimensione spazio-tempo,
passato presente e futuro si fondono,
le distanze si annullano o tendono all’infinito.

l’attrazione gravitazionale regola tutti gli equilibri relativi e quello assoluto.
senza dimenticarsi che tutto ciò che si è venuto a creare…
è nato dal caos, e da esso è governato, seppur nel suo ordine.

ieri sera credo di essere stata risucchiata da un buco nero,
mi sembra di aver fluttuato tutta la notte sulla mia vita fuori dal tempo e dallo spazio,
invece che aver dormito nel mio letto.
ho accumulato così tanta carica che,
temo, se passo vicino ad un frigo ci resto attaccata come una calamita.

ecco, ora,
anche solo per un istante…
sarebbe possibile staccare il campo magnetico che mi si è creato intorno?
giusto il tempo che io riesca a capirci qualcosa,
ad essere di nuovo, per un attimo, equidistante da tutto…
invece che un groviglio di atomi impazziti.

non occorre un telescopio, per cercare lontano,
guardare i pianeti e i loro satelliti per capire come funziona…

chi attrae chi? con quale forza? e in quale direzione?

basta guardarsi un attimo intorno con più attenzione
per scorgere la fitta rete di relazioni e interazioni che si è tessuta nello spazio e nel tempo.

diceva Confucio:
“tutte le cose, vicine e lontane, nell’universo sono segretamente legate,
e non si può spezzare un filo d’erba senza disturbare una stella

è bene non dimenticarlo mai.

 

PARTIRE… è un po morire

 << Pensare che una separazione potesse avvenire così all’improvviso mi rattristò…
Quando R. la sera prima di separarci mi disse:
"DOPOTUTTO SIAMO ANCORA DUE ESTRANEI, DOPO ESSERCI
SALUTATI ALL’AEROPORTO POTREMMO ANCHE NON VEDERCI MAI PIU’"
avevo pensato che fosse solo l’insicurezza di un uomo innamorato,
ma ricordo bene che la sua espressione era terribilmente seria.
E capii che era proprio di questo che parlava…
Questo qualcosa di repentino, questo indefinito senso di assenza,
che può accadere tra le persone in qualsiasi momento. >>
 
Sakumi
da Amrita (Banana Yoshimoto)
 
Che ci si saluti con un semplice "Ciao", con un "Addio", con un "A presto"…
in fondo non fa molta differenza,
partire è un po’ morire, seminando in ogni addio un po’ della nostra anima.
 
io ho sempre vissuto così ogni saluto e ogni partenza,
con la netta e intensa sensazione addosso,
che potesse essere L’ULTIMA VOLTA che incrociavo quello sguardo,
o che vedevo quel luogo, o che assaporavo quella sensazione…
 
ecco perchè i miei occhi si caricano inevitabilmente di malinconia durante i miei perpetui spostamenti.
 

da quel giorno… qualcosa è cambiato

giorni di nuova particolare intensità ed empatia,
mi risveglio con certe sensazioni addosso e scopro di condividerle con le persone care più vicine e lontane.

tempo ne è passato, esperienze ne abbiamo avute,
e ogni giorno che passa, inaspettatamente, ce ne dà una riprova.
ci è successo e ci succede ancora, non con una ma con più persone…

ogni volta che arrivi a far vibrare certe corde in profondità non puoi più tornare indietro.
se le Anime si sfiorano, si abbracciano, si legano…
non è più possibile separarle.

si impara a "starsi vicino" anche lontani,
si arriva prima che l’altro chiami,
se uno sta male l’altro soffre,
se uno è preoccupato l’altro non dorme,
ci si sogna, ci si incontra nei sogni,
si vorrebbe condividere ogni cosa,
magari non ci si parla, ma ci si ascolta.

…la lontananza si accetta, ma arrivati ad un certo punto la si soffre…
arriva il momento del bisogno.
il momento in cui non c’è solo più la voglia di stare vicini, ma la necessità.

"questa volta è diverso…"

è quello il momento in cui ti accorgi che…
da quel giorno QUALCOSA E’ CAMBIATO.

il giorno in cui provi una sensazione di MANCANZA,
fatta di presenza-assenza,
ben più difficile da sopportare di qualsiasi perdita.
ci si sente "separati" dalla vita o anche solo dalle circostanze contingenti.
magari è solo un periodo in cui ci si frequenta meno del solito,
o un momento particolarmente difficile …e già ci si manca.
si è circondati da mille altre persone e non è abbastanza,
c’è bisogno di quell’abbraccio, di quelle mani, di quegli occhi.
(sia un amico, una sorella, un fratello, l’amato, genericamente un’Anima)


"e ci siamo mischiati la pelle le anime le ossa…"

se in questi giorni ci sentiamo così…
un motivo c’è.

ormai ci siamo "CONTAMINATI".

da quel giorno…
insieme fa bene, separati fa male.

ma… "anche il vuoto si apprezza"
è proprio la mancanza  a farci godere di più i momenti insieme.

ce ne saranno altri.
ce ne saranno di nuovi.
ce ne saranno sempre.

quanto conta un: "MI MANCHI"?!

tutto ha un (s)ENSO

 
_L’Enso è semplicemente un cerchio tracciato, con un colpo di pennello in una frazione di secondo.

Il cerchio rappresenta, nella sua vuotezza, l’assoluta pienezza, semplicità, completezza, infinità, perfezione dell’armonia.

Il cerchio sumi dipinto a inchiostro, o Enso, è un simbolo spirituale dal profondo significato in particolare per i buddisti Zen.

Il cerchio, come sappiamo dalla conoscenza comune della tradizione Zen, è una rappresentazione del nostro vero essere.

Viene dipinto/scritto in calligrafia cinese o giapponese in una forma matematicamente imperfetta.

L’Enso è disegnato da una mano umana, con un pennello, e quindi è perfetto per quello che è.

Guidati nel momento dello stato mentale del pittore è possibile tracciare un poderoso e ben bilanciato Enso soltanto se si ha la mente chiara e libera da pensieri ed intenzioni. È il vero momento della vuotaggine con pienezza. È il riflesso del proprio stato interno di armonia.

Una caratteristica significativa del cerchio dell’Enso è che non si tratta mai di un cerchio chiuso.

C’è sempre una leggera apertura da qualche parte, che indica che non è qualcosa contenuta in se stessa, bensì si apre allo spazio, all’infinito.
È un cerchio che incorpora la completa armonia_
 
 
in questi ultimi tempi percepisco la "CIRCOLARITA’" della vita in maniera particolare,
ho trovato un sorprendente ed armonico equilibrio fuori e dentro di me.
guardo questo cerchio, mi sento così,
mi concentro su quell’apertura, quell’apparente imperfezione che -in realtà- nasconde il valore delle esperienze che facciamo.
il fatto che non siano nè inscritte nè circoscritte…
il fatto che spesso non se ne trovino inizio e fine che non coincidano…
il fatto che nel bene o nel male c’è sempre un punto incompleto, incompiuto dove:
"TUTTO PUO’ SUCCEDERE".
una porta, un passaggio da dove tutto può entrare e uscire in una totale vuota pienezza dell’anima.
 
 

oggi, va bene così.

oggi mi sono svegliata "DIVERSA",
oggi mi sento particolarmente bene,
non so neppure perchè… ma me lo voglio segnare
(sia mai che non mi ricapita! :-P)

è uno di quei giorni in cui mi sveglio con la vista "ACUTA",
se riguardo indietro trovo particolari che mi erano sfuggiti,
se mi guardo intorno vedo la vita agitarsi vorticosamente,
se guardo avanti… "VEDO COSE CHE VOI UMANI…" (ahahahah! :-D)

così "passeggiavo" qua e là tra i blog e rileggevo "pezzi" di noi.

***

…si parlava di avere PAURA…

NON SI PUO’ AVERE PAURA DI VIVERE.

"la paura svanisce di fronte all’impeto della vita… siano momenti di gioia o di dolore…
è davvero l’unico modo x combatterla: VIVERE, gioire,
soffrire, volere, avere, perdere, amare, giocare, vincere, prendere,
lasciare andare, sbagliare, capire, ESSERE."

…si parlava di ESSERE…

LIFE AS IT IS, US AS WE ARE®

"continuiamo così a vivere, a muoverci, ad essere inquieti ricercatori
di felicità, schiavi della malinconia, a piangere bocconi sul
pavimento, a perdere la testa, a vivere un giorno con l’intensità di
una vita, a guardarci indietro quando ne sentiamo il bisogno, a
guardare avanti quando non c’è altro da fare e a lasciare le nostre
orme impresse nel vento. semplicemente perchè…
NOI SIAMO COSI’."

…ma "così" COME?…

L’IRREQUIETEZZA E’ IL NOSTRO MOTORE.

"anime dannate, spose del vento, non è la nostra condizione a farci scegliere che strada prendere nella vita.
Non sono le circostanze a determinarci a limitarci, non è il buon senso a  guidarci…
noi per natura andiamo -OLTRE-, verso qualcosa che non conosciamo ma che è già dentro di noi,
qualcosa che sappiamo benissimo potrebbe aprirci contemporaneamente le porte del Paradiso o dell’Inferno.
seguiamo i nostri desideri e non i nostri bisogni. è la volontà che ci muove."

…si parlava di volubilità, instabilità, momenti, di ADESSO…

ORA, ORA, ORA.

"il mondo se ne frega del domani,

 domani, il sole continuerà a scaldare sei miliardi di volti,
la
pioggia a bagnare sei miliardi di guance,
la sabbia a far sprofondare
sei miliardi di piedi scalzi.
 oggi… io sono qui, come ieri.
…ma domani? domani, anche se non sarai qui, sei OGGI hai vissuto, qualcosa avrai lasciato…
sì, avro’ lasciato la mia impronta sulla sabbia,
una macchia asciutta sulla terra bagnata, un’ombra sul prato innondato di sole"

***

 
OGGI
ADESSO
sto bene così,
consapevole del mio status volubile.
OGGI
ADESSO
va bene anche se il mio "segno" non è impresso nella roccia ma nel vento,
se invece che restare nel tempo, viaggio nello spazio,
se invece che costruire mi porto in giro con la vita,
se invece che diventare una realtà, resto un’idea.
OGGI
ADESSO
…va bene così…

VITA metafora di VITA

 

penso a me e alle mie "avventure",

penso agli altri e alle loro innumerevoli storie da raccontare,

allargo ancora un po’ l’orizzonte e guardo la terra.

poi penso al terremoto della scorsa notte…

non c’è davvero scampo alla vita.

dalle più piccole cose alle più grandi

segue tutto la stessa (IL)LOGICA:

"tutto può succedere"

nel bene e nel male.

si viaggia sempre borderline,

dal paradiso all’inferno in un’istante.
(chi per sbaglio passa dal purgatorio prolunga solo l’attesa)

pronti, tanto, non riusciamo mai ad esserlo…

protezioni, precauzioni, teorie, elmetti o armi affilate.. serve a’n cazzo quando capita.
(se qualcuno lo preannuncia, cmq, viene tacciato di falso allarmismo)

evitare certe cose proprio non si può.

cambiare il disegno del destino, deviare il corso del fiume della vita…

impossibile.

e allora non ci resta che sopravvivere alla vita,

e adattarci al nuovo assetto con gli strumenti che abbiamo a disposizione.
(non dimenticandoci dei nuovi che troviamo di tanto in tanto lungo il camino)

…di nuovo,
ancora,
di nuovo…

come l’acqua che scorre, che non è la stessa di un attimo fa.

una perpetua follia di nome: VITA, la metafora di se stessa,

che ci si rivela mentre trascorre.

chi non possiede un pizzico di follia per meglio adattarsi a questo mondo è un mendicante.

"E la Terra sentii nell’Universo.
Sentii, fremendo,
ch’è del cielo anch’ella,
e mi vidi quaggiù
piccolo e sparso errare,
tra le stelle, in una stella."

G.Pascoli

 

è bastato un istante

 
Ma che ci fa QUESTA NEVE oggi?
 
non era prevista, almeno non da me, non oggi.
mi riporta indietro di un mese esatto,
il 1° giorno dell’anno in cui di solito si fanno bilanci e propositi che io non ho fatto.
 
è bastato un istante.
 
guardando la neve cadere
fuori dalla finestra della mia stanza
distesa sul letto
con l’aria fredda che entrava
 
…com’è diverso il ricordo di un avvenimento dal ricordo di un’emozione…
 
ci riempiamo la vita di fatti che poi meticolosamente archiviamo, cataloghiamo,
e man mano che si allontanano nel tempo ricordiamo o dimentichiamo.
 
ma le emozioni… quelle no.
quelle sono assai più rare e rimangono, forse, per sempre.
 
ci sono emozioni così lontane di cui ancora sento il battito,
ci sono avvenimenti recenti di cui ho solo un vago ricordo.
 
 Il ricordo di un avvenimento è FUORI dalla finestra,
è IMMOBILE, è FREDDO, è una foto in BIANCO E NERO,
E’ FERMO nella mia mente.
 
Il ricordo di un’emozione è qui DENTRO,
è COLORATO, è CALDO, si agita dentro di me, è VIVO,
è VERO adesso come allora,
SI MUOVE nella mia anima.
 
 
IL RICORDO DI UN AVVENIMENTO E’ UN RICORDO,
IL RICORDO DI UN’EMOZIONE E’ UN’EMOZIONE.
 
oggi come un tempo.
 
la neve è lì fuori e il resto è qui dentro.
 
 
Tempo e Spazio si fermano,
 
è bastato un istante.

eppure capita…


capita

di essere nudi e di sentire il calore fuori e dentro
…e un attimo dopo rivestirsi e sentire freddo all’improvviso…

capita
di essere al buio e di vedere tutto chiaramente
…e un attimo dopo accendere la luce e non riconoscere più ciò che ci circonda…

capita
di restare in silenzio ad ascoltare il proprio cuore
…e un attimo dopo aprire bocca e dire esattamente il contrario…


capita
che non si trovino le risposte… semplicemente perchè sono sbagliate le domande.

capita


che l’intelletto a volte non sia un aiuto ma un limite.




CAPITA.

ho capito…

 
Arcobaleno
"HO CAPITO dove va a finire il sole quando non c’è più…
dietro a quelle cose che mi coprono la visuale,
per poi ritornare sopra le colline a svegliarmi ancora
…per ricominciare"
Resound_Va Tutto Bene
Arcobaleno
 
HO CAPITO che vivere da soli è una scelta difficile per tutti, ma che ci porta ad una maggior conoscenza di noi stessi.
 
HO CAPITO che a volte bastano un abbraccio o un piatto caldo per riscaldare un cuore.
 
HO CAPITO che ci vogliono sia il sole che la pioggia per fare l’arcobaleno.
 
HO CAPITO che non conta se non ci si vede da anni o se ci si incontra per la prima volta, se si vive lontani o se non ci si rivedrà mai più,
per stare bene bastano due occhi sinceri e un sorriso.
 
HO CAPITO che ci sono infinite storie ed infinite ragioni per le scelte di ogni individuo.
 
HO CAPITO che ciascuno di noi ha una storia che si somiglia, dalla quale si può imparare.
 
HO CAPITO che chi lascia la propria terra e il proprio mare, anche se è felice, porta con se un "vuoto" nell’anima.
 
HO CAPITO che noi non ci potremo mai accontentare di ciò che ci capita, noi continueremo ad inseguire i nostri sogni.
 
HO CAPITO che non si può smettere di credere nelle Favole se si nasce Principessa.
 
HO CAPITO che bastano una voce ed una chitarra per rendere una serata indimenticabile.
 
HO CAPITO che a volte fa più male guardarsi indietro che paura guardare avanti.
 
HO CAPITO che ci sono infinite cose che si possono dire con i gesti anzichè con le parole.
 
HO CAPITO che spesso nelle avversità si nascondono delle valide opportunità.
 
HO CAPITO che non si può chiedere di più a chi ti sta già dando tutto ciò che ha.
 
HO CAPITO che condividere è più bello che tenere per sè.
 
HO CAPITO che chi segue il proprio cuore non sbaglierà mai.
 
HO CAPITO che posso essere felice anche quando piango.
 
HO CAPITO che se regalo un sorriso, ne ricevo indietro almeno due!
 
 
…sono tornata… e HO CAPITO tante cose.
Sorriso
 
 

ALTROVE

Star


"Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono.
E anche
loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione.
Quando
il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non
c’è altro da vedere", sapeva che non era vero.
Bisogna vedere quel che
non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto,
vedere in
primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è
visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva,
 vedere le
messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra
che non c’era.
Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e
per tracciarvi a fianco nuovi cammini.
Bisogna ricominciare il viaggio.
Sempre.
Il viaggiatore ritorna subito."

(José Saramago)   

Star

eccomi qua che… riparto…
starò diventando noiosa ormai,
una libellula sempre in viaggio fuori e dentro di sè.

eppure è così…
se non vado fino in fondo non capisco dove sono arrivata e non so più dove devo andare.
se non mi perdo, non mi cerco e non mi ritrovo più.

…mi sa che negli ultimi tempi ho seminato qualche pezzettino per strada, di qualcosa me ne sono accorta di qualcosa no…
magari faccio due passi indietro e vedo se è rimasto piantato in qualche terreno fertile
o se è il caso di riprenderlo in attesa di una condizione più favorevole.

è faticoso rimettersi continuamente in discussione, ma necessario.
specie se si è avvezzi a vivere tutte le emozioni al 100%, si sa che è impossibile non lascino il segno,
serve solo capirne la misura e la collocazione.
io, lo faccio come sempre viaggiando, staccando dal quotidiano che non mi permette di liberare l’anima fino in fondo.
…qui c’è sempre qualcos’altro da fare…

c’è chi è convinto che la mia vita sia QUI,
ma io il QUI lo sposto in continuazione e lo faccio diventare ALTROVE,
ogni volta e per tutto il tempo che ne ho voglia. ora ne ho voglia, forse più bisogno.

in questo momento mi sento statica, come congelata in una posizione che non è la mia…
per forza, io una posizione non ce l’ho (almeno, non più da tempo), sono abituata a muovermi!
tutto intorno cambia e io ora sono paralizzata.
ho sempre creduto nelle calamite, nelle forze naturali che si attraggono o si separano solo per forze di maggiore intensità…
ma se qualcosa interviene a creare un insopportabile equilibrio statico?
tutto fermo, nè lontano nè vicino. I_M_M_O_B_I_L_E in attesa di una definizione che non esiste, di un posto che non c’è.
terrificante!
la terra gira e noi ancora in cerca di punti fissi? i controsensi e le frustrazioni.

le situazioni si evolvono, lo scenario sotto i nostri occhi cambia in continuazione,
un battito di palpebra e non è già più come un attimo fa…
inutile e doloroso stare lì seduti a guardare aspettando di capire, di adattarsi, di prevedere.
inutile illudersi che ritornati indietro le cose siano come prima, non è quasi mai così.
non ci si può adattare al continuo cambiamento stando fermi,
almeno muovendosi c’è la speranza di andare ogni tanto in sincrono!
preferisco camminare verso l’ignoto piuttosto che restare immobile a guardare le cose che non riconosco più,
preferisco non cercare posto a sedere se dove sono "collocata" non è il mio posto.

non so se mi allontano o mi avvicino,
ma sento che devo muovermi per capire dove e quanto sono imbrigliata,
devo ricalcolare le distanze e le dimensioni di ciò che mi circonda,
ma lo devo fare in continua evoluzione, è lì il difficile.

«Chi non si muove, non può rendersi conto delle proprie catene

Rosa Luxemburg


ero già passata di qui, neppure tanto tempo fa, stesse sensazioni, stessa irrequietezza…
ma le condizioni esterne erano diverse e non posso riadattare le circostanze.
insomma era simile ma diverso, quindi di nuovo… tutto da capo!

è una sensazione analoga a quella di un continuo "cambio visus",
come se i nostri occhi fossero sempre costretti a mettere e rimettere a fuoco all’istante punti in movimento,
a volte l’occhio è più lento della vita, a volte più rapido, e la visione è sfocata.
da fermi è ancora più difficile e l’organismo reagisce da subito con nausea e giramenti di testa,
il segreto non sta tanto nella rapidità di adattamento alla nuova situazione
ma nella prontezza nell’adeguarsi a quel che succederà poco dopo.

mi sento delirare, forse è meglio che la smetta…
arrivata fino al fondo di questa riflessione ho però la certezza che mi serva partire.

ho le ali che fremono,  lasciatemi andare,  verso una fine o verso un inizio,
non so, non mi importa, purchè sia esattamente ALTROVE che qui.
qui, così, non c’è più posto per me.


(picture ©opyrights ®eserved to J*)

(…sono matta lo so, ma piaccio così…)
Tongue out
 
a presto!

il@_libellula_sempre e comunque UNCLASSIFIABLE.

(per TE:) viaggiando “attraverso” ME

19 ottobre 2008

DIARIO DI VIAGGIO

***


Ormai l’ho capito: amo viaggiare. Lo amo perchè ogni volta che viaggio non torno mai uguale a quando sono partita, e non torno solo arricchita di ciò che ho visto e vissuto, ma torno arricchita di una parte di me che ancora non conoscevo.
Poi ho capito anche quando e perchè sento il desiderio (o la necessità?) di partire… non per scappare da, nè per correre
verso
, ma semplicemente per viaggiare "attraverso", attraverso luoghi e persone, atraverso ME.

Così quando parto porto con me tutto il necessario: il mio corpo e la mia anima, (non a caso ultimamente dimentico sempre un sacco di cose…), e non è detto che vadano entrambi nella stessa direzione. Anzi no, a ben pensarci non è quasi mai così… io i viaggi li "uso", colgo l’occasione per allontanare il corpo da una determinata situazione lasciando libera l’anima di posizionarsi dove meglio si sente.
Funziona quasi sempre… mi allontano da me, vado via con me, e torno con qualcosa in più su di me.
Così viaggiare è un po’ come prendere la rincorsa verso qualcosa che è già dentro di noi, ma che nel "rumore" della vita quotidiana non riusciamo a sentire.

Mentre giro per il mondo con la musica nelle orecchie e un taccuino in tasca, gli occhi e la pelle sono impegnati a "vivere", a non perdersi neppure un istante, a respirare profumi, a rubare sguardi ad ascoltare pensieri, ad assaggiare sapori e a contemplare il cielo da un altro punto della terra (avete mai notato che è diverso?!!!). Nel frattempo l’anima si prende il suo "spazio", si spoglia del più pesante cappotto e vaga, libera di perdersi per poi ritrovarsi, di allontanarsi o di avvicinarsi.

Così è anche questa volta… qui in volo tra Los Angeles e New York, ascoltando il Jazz di Nina Simone, raccolgo i miei pensieri e i miei sentimeti, consapevole di averli sempre con me (nel bene e nel male) anche dall’altra parte del mondo.
Quando sono sull’aereo mi capita spesso di fare un giochino (perverso se volete…), all’improvviso penso: "e se morissi ADESSO?"
Ed è strano perchè… la cosa non mi mette paura (come nelle normali circostanze) ma mi fa sentire rassicurata. La verità è che quando la possiblità è più vicina tutto si fà più concreto; non ci si può presentare confusi di fronte alla morte, così ciò che in noi si agitava vorticosamente trova la propria collocazione e lo scenario di pensieri e sentimenti si fà immediatamente più chiaro. Insomma… ci si mette alle strette!
Comunque sia, quando scendo dall’aereo sono sempre più consapevole di me e ne vado fiera.

<<…omissis…>>

Viaggiando offriamo al nostro corpo e alla nostra anima l’opportunità di muoversi fuori e dentro di sè, di ampliare i propri orizzonti, di viaggiare oltre confine, di esplorare nuove terre e avere nuovi occhi, di vedere noi stessi da un altro punto di vista.
Questo farà di noi, al nostro ritorno, delle persone NUOVE. E così il viaggio oltre che uno scopo avrà anche un significato.

Lo so, sembrerà strano… per la maggior parte della gente forse un viaggio è "solo" uno spostamento da un punto A a un punto B, verso una meta.
Per me non è mai stato così… mi sono stati donati occhi che sanno vedere oltre, non posso fare a meno di farlo (neppure quando vorrei), per me nulla è fine a se stesso, ogni cosa nasconde qualcosa "di più" sotto la superficie. Così un viaggio non è mai "da —> a" ma sempre "attraverso".
SI PARTE SEMPRE PER ARRIVARE DA QUALCHE PARTE, E ANCHE SE NON SARA’ ESATTAMENTE DOVE IMMAGINAVAMO, AVREMO COMUNQUE IMPARATO QUALCOSA.

Guardo sotto, sto "attraversando" non so bene quale stato degli USA, e non so bene quale parte di me. Manca poco a destinazione, NY è vicina… e anche la mia risposta, credo.

***

Come promesso… vi penso e vi scrivo, ma soprattutto anche da qua vi "sento". 🙂

il@_c’èancheselontana.

niente è più come prima, e dopo è sempre più difficile.

Siamo di nuovo qui,
davanti allo specchio della nostra anima.


"Here’s the mirror, behind there is a screen
On both ways you can get in"

– The Screen behind the Mirror_Enigma –

Image Hosted by ImageShack.us

Ma niente è più come prima…
specie quando "si passa dall’altra parte".
Magari si torna anche indietro, ma le cose ormai sono diverse,
il "VIAGGIO" è compiuto, qualcosa dentro di noi è cambiato.

"E la luna, la luna da tanto tempo lontana,
per un momento così vicina,
la luna appena sfiorata,
obiettivo di sempre e traguardo finale"

– La Luna_E. Bennato –

Arriva sempre il momento in cui UN SOGNO
o diventa REALTA’ o si sbiadisce in un malinconico RICORDO.


"Se non provi a spostare l’orizzonte un po’ più in là
i sogni non coincideranno mai con la realtà"

– Simbiosi_Meg –


Il sogno è una SPERANZA.
il ricordo una CERTEZZA.
…la scelta non è semplice…


"Il ricordo sazia più di tutta la realtà e ha una certezza che null’altro possiede.
Un fatto della vita che sia ricordato è già entrato nell’eternità, e non ha più alcun interesse temporale."


– S. Kierkegaard –


"Some dreams live on in time forever
Those dreams, you want with all your heart"

– Reach_G. Estefan –




i sogni sono COLORATI, i ricordi in BIANCO/NERO.


…entrambi hanno il loro indiscutibile fascino…

C’è chi è disposto a rinunciare a tutto per inseguire un sogno,
e chi invece sceglie di rinunciare ad un sogno per restare ancorato a tutto il resto.


"Va’ a prendere le tue cose," ha detto. " I sogni richiedono fatica."

– P. Coelho –


 “L’uomo moderno ha barattato un po’ della sua felicità in cambio della sicurezza.” 

– S. Freud –

Le Principesse sono nate nelle Favole, non possono fare a meno di crederci.
è il loro Destino.


"e miracolosamente non ho smesso di sognare…
e miracolosamente non riesco a non sperare"

– Qualcosa che non c’è_Elisa –

Un vero Guerriero sa come utilizzare la propria forza,
capisce quando è il momento di usarla per ribellarsi alla propria Leggenda Personale,
o per accettare le avversità che la vita gli pone di fronte.

"Restiamo coi piedi per terra…
non si puo’ afferrare una stella!
…ma chi non ha sognato mai il grande amore,
e non lo inseguirebbe una vita intera?"

– Afferrare una Stella_E.Bennato –

I sogni richiedono coraggio, perchè la paura del peggio a volte è più forte del desiderio del meglio.

"Le persone che riescono in questo mondo sono quelle che vanno alla ricerca delle condizioni che desiderano,

e se non le trovano le creano. "

– G.B. Shaw –


Ma… chi è nato con le ali non può fare a meno di volare!

La vera missione degli Angeli non è mantenere viva la speranza in se stessi…
è infonderla negli animi altrui.


"Quando rinunciamo ai nostri sogni e troviamo la pace, abbiamo un periodo di tranquillità.
Ma i sogni morti cominciano a marcire dentro.
I sogni sono il nutrimento dell’anima"

 – P. Coelho –


"Che quando smetti di sperare inizi un po’ a morire…"

– Almeno Credo_L. Ligabue –



a NOI la scelta.
…nessuno hai mai detto che sarebbe stato facile…


il@_sepensanonagisce_e_seagiscenonpensa