ALTROVE

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"Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono.
E anche
loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione.
Quando
il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non
c’è altro da vedere", sapeva che non era vero.
Bisogna vedere quel che
non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto,
vedere in
primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è
visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva,
 vedere le
messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra
che non c’era.
Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e
per tracciarvi a fianco nuovi cammini.
Bisogna ricominciare il viaggio.
Sempre.
Il viaggiatore ritorna subito."

(José Saramago)   

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eccomi qua che… riparto…
starò diventando noiosa ormai,
una libellula sempre in viaggio fuori e dentro di sè.

eppure è così…
se non vado fino in fondo non capisco dove sono arrivata e non so più dove devo andare.
se non mi perdo, non mi cerco e non mi ritrovo più.

…mi sa che negli ultimi tempi ho seminato qualche pezzettino per strada, di qualcosa me ne sono accorta di qualcosa no…
magari faccio due passi indietro e vedo se è rimasto piantato in qualche terreno fertile
o se è il caso di riprenderlo in attesa di una condizione più favorevole.

è faticoso rimettersi continuamente in discussione, ma necessario.
specie se si è avvezzi a vivere tutte le emozioni al 100%, si sa che è impossibile non lascino il segno,
serve solo capirne la misura e la collocazione.
io, lo faccio come sempre viaggiando, staccando dal quotidiano che non mi permette di liberare l’anima fino in fondo.
…qui c’è sempre qualcos’altro da fare…

c’è chi è convinto che la mia vita sia QUI,
ma io il QUI lo sposto in continuazione e lo faccio diventare ALTROVE,
ogni volta e per tutto il tempo che ne ho voglia. ora ne ho voglia, forse più bisogno.

in questo momento mi sento statica, come congelata in una posizione che non è la mia…
per forza, io una posizione non ce l’ho (almeno, non più da tempo), sono abituata a muovermi!
tutto intorno cambia e io ora sono paralizzata.
ho sempre creduto nelle calamite, nelle forze naturali che si attraggono o si separano solo per forze di maggiore intensità…
ma se qualcosa interviene a creare un insopportabile equilibrio statico?
tutto fermo, nè lontano nè vicino. I_M_M_O_B_I_L_E in attesa di una definizione che non esiste, di un posto che non c’è.
terrificante!
la terra gira e noi ancora in cerca di punti fissi? i controsensi e le frustrazioni.

le situazioni si evolvono, lo scenario sotto i nostri occhi cambia in continuazione,
un battito di palpebra e non è già più come un attimo fa…
inutile e doloroso stare lì seduti a guardare aspettando di capire, di adattarsi, di prevedere.
inutile illudersi che ritornati indietro le cose siano come prima, non è quasi mai così.
non ci si può adattare al continuo cambiamento stando fermi,
almeno muovendosi c’è la speranza di andare ogni tanto in sincrono!
preferisco camminare verso l’ignoto piuttosto che restare immobile a guardare le cose che non riconosco più,
preferisco non cercare posto a sedere se dove sono "collocata" non è il mio posto.

non so se mi allontano o mi avvicino,
ma sento che devo muovermi per capire dove e quanto sono imbrigliata,
devo ricalcolare le distanze e le dimensioni di ciò che mi circonda,
ma lo devo fare in continua evoluzione, è lì il difficile.

«Chi non si muove, non può rendersi conto delle proprie catene

Rosa Luxemburg


ero già passata di qui, neppure tanto tempo fa, stesse sensazioni, stessa irrequietezza…
ma le condizioni esterne erano diverse e non posso riadattare le circostanze.
insomma era simile ma diverso, quindi di nuovo… tutto da capo!

è una sensazione analoga a quella di un continuo "cambio visus",
come se i nostri occhi fossero sempre costretti a mettere e rimettere a fuoco all’istante punti in movimento,
a volte l’occhio è più lento della vita, a volte più rapido, e la visione è sfocata.
da fermi è ancora più difficile e l’organismo reagisce da subito con nausea e giramenti di testa,
il segreto non sta tanto nella rapidità di adattamento alla nuova situazione
ma nella prontezza nell’adeguarsi a quel che succederà poco dopo.

mi sento delirare, forse è meglio che la smetta…
arrivata fino al fondo di questa riflessione ho però la certezza che mi serva partire.

ho le ali che fremono,  lasciatemi andare,  verso una fine o verso un inizio,
non so, non mi importa, purchè sia esattamente ALTROVE che qui.
qui, così, non c’è più posto per me.


(picture ©opyrights ®eserved to J*)

(…sono matta lo so, ma piaccio così…)
Tongue out
 
a presto!

il@_libellula_sempre e comunque UNCLASSIFIABLE.

9 risposte a “ALTROVE

  1. omioddddio…ma ci vuole una vita per rispondere ad ogni riga di queste…
    occhio e croce ce ne siam dette di cose ultimamente…quindi nn mi ripeto…le cose che ci siamo dette le lasciamo lì su quel filo del telefono va…
    diciamo che per amor di sintesi commenterò solo l\’ultima parentesi…(…sono matta lo so, ma piaccio così…)
     
    certo che sei matta…unica conditio affinchè tu ci piaccia…e alloraaaaaaaaaaaaaa

  2. …COME TO DANCE IN PUGLIA, PUGLIA, PUGLIAAAAAAAAAAAAA!!! 😀

  3. Alla fine il tuo mondo è dove sei tu. Ovunque sia…..

  4. già già mamma Ste… se fossi un po\’ più lenta… penserei di essere una lumachina che si porta il suo mondo sempre appresso, ma dato che sono per natura un po\’ più speeeeeeeeeeeedy, credo che la libellula  faccia più al caso mio! 😉

  5. "E stringere le mani per fermarequalcosa chedentro mema nella mente tua non c\’èCapire tu non puoitu chiamale se vuoiemozionitu chiamale se vuoiemozioni"
    a cosa servono le ali se non puo volare… gira e rigira vai torna…vola piu in alto che puoi e rasoterra attraversa cio camminando non potresti…danza nell\’aria al suone della musica delle tue ali e dei tuoi pensiere rigenerati…ricostruisciti…
    "Io vorrei non vorrei ma se vuoi Come può uno scoglio arginare il mare anche se non voglio torno già a volare Le distese azzurre e le verdi terre Le discese ardite e le risalite su nel cielo aperto e poi giù il deserto e poi ancora in alto con un grande salto "
    scusa canto sempre ogni canzone è una risposta per me questa mattina mi hai fatto venire in mente queste due…leggendoti!
    buonagiornata
    cami

  6. …che tu piaccia così…è tutto da dimostrare…hahhahahahahahahahhahaha…
    Ma io mi chiedo…una ballerina che scrive così…sarà mai possibile che esista??? Ma dove copi questi post…dimmelo…ti prego…hahhahahahhahahahahaha…
    P.S.:puoi viaggiare quanto vuoi…io sarò sempre con te…
    P.P.S.:che cu*o…hahhahahahahahha…

  7. la mia filosofia è piuttosto "siediti e pazienta finchè il resto non smette di girarti attorno"è più geocentrica che eliocentrica se vogliamo.Fuor di metafora voglio dirti che tutta questa irrequietezza e questo affanno rischian di farti girare la testa ancora di più.Se muovendoti non riesci a trovare l\’equilibrio allora aspetta che attorno a te il mondo smetta di girare.Se a star dietro agli eventi ti viene la nausea allora siediti e aspetta.Se l\’evolversi delle situazioni ti  provoca capogiri tu rimanda l\’azione a tempi migliori.Se ci si agita troppo cadendo in mare si rischia di afogare…più saggio fare "il morto"(o la "stella se preferisci")lasciandoci trasportare con dolcezza a riva.Se non trovi quello che cerci  forse è perchè non lo devi ancora trovare.Se non riesci a prendere una decisione è perchè questo non è ancora il momento per farlo.Se hai le vertigini perchè non stai più dietro alla vita aspetta che questa cambi ritmo da sola.Se hai pazienza magari l\’equilibrio si forma da solo senza stress.Magari lo scenario è destinato a cambiare da qui a poco e tu non puoi prevederlo.Anche se per te è la cosa più difficile del mondo:Aspetta che tutto ti sia più chiaro.Datti il tempo necessario nè un attimo in più nè uno in meno(come dici sempre tu).Affannarsi per trovare soluzioni crea stress e frustrazioni.Ogni cosa a suo tempo.

  8. @Cami: grazie… trovi sempre le canzoni più giuste x accompagnare i miei pensieri!!! basta questa: "TU CHIAMALE SE VUOI, EMOZIONI" x tutta la vita… :-)@Jerry: se ti sentisse Nannie… direbbe che io non sono affatto una ballerina!!! che ci vuoi fare… va bene così eclettica, un po\’ stilista, un po\’ ballerina, un po\’ scrittrice… comunque sia: EMOZIONI! (vedi sopra :-D)@Giù: …ma dimmi te, se per la pena del contrappasso… IO dovevo avere proprio una sorella COMODINA???!!! non c\’è giustizia! ;-Pcmq sia, so che anche le vs controteorie del "nontempo" hanno il loro perchè! da tutto si impara… 🙂

  9. In effetti ci vuole la giusta via di mezzo:forse non comodina come me…ma dio santo tu sei una trottola!!!
    Come direbbe Mary :"e aquietati nu\’ poco!"

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